martedì 9 febbraio 2016

A.R.
Artsteady reviews

NON TI STAVO CERCANDO



Ci sono piccoli tesori che non puoi trovare, devono essere loro a trovare te. “Non ti stavo cercando” è uno di quelli.
Prima opera letteraria di Mauro Uzzeo, stampata inizialmente in sole 150 copie, è stata presentata al Lucca Comics and Games del 2015 allo stand de “Lo Studio in Rosso” (il collettivo che racchiude i grandi nomi del fumetto nostrano). Esaurite le prime copie, ne sono state stampate altre 150 con tre capitoli aggiuntivi scritti dall'autore subito dopo la fiera.
Sono un fortunato possessore di questa opera “aggiornata”, ottenuta quando... non la stavo cercando.

Non è facile dire cos'è questo libro. Dicono i giapponesi che quando non si riesce a descrivere qualcosa allora bisogna andare per sottrazione. Dire quello che non è.
Non ti stavo cercando” non è un fumetto. E va beh, quello è facile da capire.
Non ti stavo cercando” non è un libro sull'amore. Almeno non nel senso classico del termine.
Non ti stavo cercando” non è un libro sui viaggi. Anche se funziona benissimo da guida turistica.
Ma in fondo “Non ti stavo cercando” non è nemmeno un libro.
Anzi, come dice lo stesso autore nella prefazione “è un libro che non esiste” perché è come un segreto. Uno di quei segreti che passano di bocca in bocca sino ad essere conosciuti dal mondo. Un po' come accade con l'amore. Non è possibile nascondere l'amore, come non è possibile nascondere la storia narrata in questo libro.
Ecco la definizione per non ti stavo cercando. Non è un libro SULL' amore, è un libro sulle reazioni all'amore. Quella reazioni quasi ossessive che a volte ci fanno perdere di vista quello che vogliamo davvero.

Ma andiamo con ordine.
Mauro Uzzeo è un narratore a tutto tondo. Dal cinema alla televisione, passando per i videoclip e i fumetti, aveva bisogno solo di mettere i suoi pensieri su carta. Proprio con “Non ti stavo cercando” riempie quell'ultimo vuoto sul suo curriculum di creatore di storie.
Un curriculum di tutto rispetto bisogna dire: cortometraggi animati, serial Tv, cinema, ed ovviamente fumetti tra cui i più ricordati Orfani per la Bonelli e John Doe per l'editoriale Aurea.
Disse una volta Roberto Recchioni, riferendosi a Mauro: “Lui costruisce le cose con amore, ed io le faccio esplodere” ed è vero. Si riesce a leggere in tutta la produzione di Mauro Uzzeo un amore poco sopito, una voglia di fare non frenetica, delicata e dolce, come quella di un cuoco che si appresta a preparare un dolce per il compleanno della figlia.

Non ti stavo cercando” è un diario di viaggio. E' un libro di appunti. Raccoglie al suo interno racconti che Uzzeo ha già pubblicato sul suo blog (http://www.nontistavocercando.it/ appunto) ma che ha saputo collegare tra di loro sapientemente creando una storia lineare e pregna di significato.
Il libro racconta quella strana fase della vita che è l'innamoramento.
Parla di un viaggio improvvisato in Asia a ridosso del capodanno del 2012. Fabrizio Conti è uno scrittore di fumetti, che travolto dalla passione decide di partire con la figlia del suo capo, Alice trascinandola in una rocambolesca avventura ai confini del mondo.
No, sto mentendo. In questo libro non c'è nessuna avventura, se non quella del conoscersi. L'avventura più dura e più pericolosa. Quella dell'innamorarsi.

Ho adorato il libro innanzitutto per la semplicità con cui è scritto. Capitoli corti, diretti, con gli eventi che capitano veloci come baci rubati di nascosto.
Non è un libro facile. E' un libro che scava nelle storie personali di ognuno. Come me, credo che chiunque lo abbia letto abbia riconosciuto qualcosa della propria vita. Perché tutti abbiamo vissuto (o i più fortunati stanno vivendo) quella storia che ci ha fatto soffrire ma con il sorriso. Quella storia che non ha ne capo ne coda, ma che si ostina ad andare avanti perché è la cosa più bella che ci possa capitare.
Se poi non siete persone romantiche potete leggere questo libro come una semplice guida turistica. Mauro descrive con estrema cura tutti quei luoghi da visitare in un viaggio improvvisato tra Thailandia, Laos, Vietnam e Cambogia.

Perché i finali non appartengono alla vita. Sono un'invenzione dell'uomo, che si illude così di potergli sopravvivere

NaA (nota ALL'autore): Le Valentina non baciano mai i Tommaso, purtroppo.

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